La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano

Paolo Giordano ha tracciato in questo romanzo l'istantanea di due solitudini gemelle, quella di Alice e Mattia. I protagonisti attraversano i traumi di infanzia e adolescenza diventando adulti come dei numeri primi gemelli, quei numeri speciali che sono separati da un solo numero pari, uniti profondamente ma mai coincidenti.

Alice bambina sperimenta ogni giorno la durezza del carattere del padre, con cui non riesce a comunicare.  Le sue fatiche di piccola promessa dello sci culminano in un errore che le fa rischiare la vita. La caduta in un burrone la renderà 'zoppa' per sempre. Mattia invece vive un'infanzia sempre al fianco di una gemella con un grave ritardo mentale. Il suo errore sarà quello di abbandonare la sorella Michela al parco per partecipare ad una festa da solo. Michela non lo aspetterà al parco dove lui le ha indicato e non sarà mai più trovata.

Paura, solitudine, senso di colpa e una profonda sofferenza segnano i due personaggi principali che durante l'adolescenza e negli anni successivi trovano un po' di sollievo nell'essere in due e nel sentirsi in qualche modo simili e un po' vicini. Ma le loro ferite sono troppo profonde per cicatrizzarsi e lasciarli liberi di vivere i loro sentimenti.

In un modo tutt'altro che scontato l'autore ci ricorda attraverso le storie di Alice e di Mattia che molte delle scelte che facciamo sono davvero irreversibili e che c'è un prezzo da pagare: "Ormai l'aveva imparato. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Era successo con Michela e poi con Alice e adesso di nuovo. Stavolta li riconosceva: quei secondi erano lì e lui non si sarebbe più sbagliato."

E anche se sembra di poter recuperare, come vorrebbe fare Mattia pensando di scegliere stavolta la cosa giusta, il tempo passato non torna indietro e ad ogni nuovo bivio siamo troppo diversi per poter tornare a scegliere l'opportunità persa.


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