La sposa di Mauro Covacich

Il titolo La sposa si deve al primo racconto. Il volume si apre con la storia di Pippa Bacca, l'artista che venne violentata e uccisa durante il suo viaggio performance Brides on tour nel 2008. E' un incipit potente che coinvolge subito il lettore in un turbinio di emozioni e suggestioni.

I presentimenti della sposa diventano i nostri, leggendo. E dunque, entriamo in questo e nei fatti di cronaca presentati successivamente nudi da pregiudizi e privi di difese preconfezionate.

Percepiamo una sorta di impensata vicinanza empatica con i protagonisti dei racconti : il cliente del safari capace di uccidere una donna per contrastare il proprio vuoto esistenziale; l'uomo che vive con una famiglia di lupi che mette in pericolo la donna che ama; la figlia ribelle e anarchica di Minemaker che si oppone alla rigidità del sistema.

Tanti i temi affrontati, nelle maniere più disparate ma sempre avvincenti: il viaggio a Roma con il nipote diventa un'interessante riflessione sull'italianità differentemente percepita a Trieste, avamposto di frontiera e a Roma capitale, da un bambino che identifica l'Italia con la città dove finora ha abitato e da un adulto disincantato;

Dolente ma non rassegnato l'uomo in rapporto alla propria sterilità: benessere, autoaffermazione, soddisfazioni personali e professionali accanto al vuoto dato dalla mancata procreazione, all'incapacità di dare un seguito a se stessi.

Uno stile nuovo per contenuti appassionanti e ricchi di spunti.


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