L'amica geniale di Elena Ferrante
Ho appena finito questo libro 'L'amica geniale' di Elena Ferrante. E' un libro di cui ho voglia di parlare, ormai mi capita sempre più di rado, forse perchè a volte cado nella lettura di qualche libro celebrato e messo in libreria tra i best sellers e allora tutto il genere letterario nella mia testa si appiattisce.
Non è così per questo libro e per la scrittura di questa autrice di cui si dice di tutto di più. Mi dispiace non sapere chi è, lo ammetto..mi piacerebbe saperne di più (un uomo con una sensibilità così grande da riuscire a scrivere come una donna? una donna come me o più vecchia?) ma la scelta dell'autrice che ha anche scelto di pubblicare con uno pseudonimo pare irrevocabile. Peccato.
Ho sempre un po' di timore reverenziale prima di cominciare un libro-saga perchè a volte la lettura mi entra molto in profondità, entro in simbiosi con i personaggi e i miei neuroni specchio la vivono male. Ora leggerò sicuramente anche gli altri due romanzi della trilogia perchè la storia mi ha appassionato e non solo voglio sapere come procede ma voglio sentire le voci, i dialoghi, voglio risposte anche su di me e sulla mia vita dalla vita di Lila e di Lenù.
Perchè è così che ci si sente, come davanti a dubbi e risposte universali a cui forse c'è qualche modo di rispondere, qualche soluzione che avanza e che può ridare colore all'opacità in cui ci sentiamo avvolti.
Tutti noi vorremmo essere la piccola Lila, geniale e scaltra, carismatica ma sappiamo di essere subalterni come Lenù. La soddisfazione che ci viene regalata dallo scoprire che il subalterno può salvarsi puntando sull'impegno e sulle proprie doti cercando di brillare di luce propria nonostante tutto e sapere che alla fine è proprio Lenù che viene definita 'L'amica geniale' da Lila...
Sicuramente il primo volume è quello più magico, il tratteggio dell'infanzia dei personaggi, del rione, delle atmosfere è magistrale. Ora mi manca il quarto volume, che leggerò, perchè, comunque ad ogni volume della saga ho avuto la sensazione di essere davanti ad un vero esempio di letteratura italiana.
Non è così per questo libro e per la scrittura di questa autrice di cui si dice di tutto di più. Mi dispiace non sapere chi è, lo ammetto..mi piacerebbe saperne di più (un uomo con una sensibilità così grande da riuscire a scrivere come una donna? una donna come me o più vecchia?) ma la scelta dell'autrice che ha anche scelto di pubblicare con uno pseudonimo pare irrevocabile. Peccato.
Ho sempre un po' di timore reverenziale prima di cominciare un libro-saga perchè a volte la lettura mi entra molto in profondità, entro in simbiosi con i personaggi e i miei neuroni specchio la vivono male. Ora leggerò sicuramente anche gli altri due romanzi della trilogia perchè la storia mi ha appassionato e non solo voglio sapere come procede ma voglio sentire le voci, i dialoghi, voglio risposte anche su di me e sulla mia vita dalla vita di Lila e di Lenù.
Perchè è così che ci si sente, come davanti a dubbi e risposte universali a cui forse c'è qualche modo di rispondere, qualche soluzione che avanza e che può ridare colore all'opacità in cui ci sentiamo avvolti.
Tutti noi vorremmo essere la piccola Lila, geniale e scaltra, carismatica ma sappiamo di essere subalterni come Lenù. La soddisfazione che ci viene regalata dallo scoprire che il subalterno può salvarsi puntando sull'impegno e sulle proprie doti cercando di brillare di luce propria nonostante tutto e sapere che alla fine è proprio Lenù che viene definita 'L'amica geniale' da Lila...
Sicuramente il primo volume è quello più magico, il tratteggio dell'infanzia dei personaggi, del rione, delle atmosfere è magistrale. Ora mi manca il quarto volume, che leggerò, perchè, comunque ad ogni volume della saga ho avuto la sensazione di essere davanti ad un vero esempio di letteratura italiana.
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