Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh

Il linguaggio segreto dei fiori è stato segnalato come caso letterario, è stato conteso dalle case editrici e corre voce ci siano già dei contratti aperti per la produzione di un film.
La mia idea in merito è che, se la trama da una parte è molto ricca e per certi versi vicina ad una sceneggiatura da film, dall'altro mi sembra poco profonda la riflessione e decisamente poco curate certe parti del libro.

La protagonista, Victoria  passa attraverso le sue esperienze negative, cresce e diventa adulta senza reagire e superare davvero i suoi problemi e la mancanza d'amore e d'affetto che è conseguenza naturale del suo essere stata abbandonata ed essere passata di famiglia in famiglia. Attanagliata dal rimorso per aver rovinato anche l'unico rapporto con Elizabeth trova una ragione di vita nei fiori e nella comunicazione attraverso questi, linguaggio che è stata proprio Elizabeth ad insegnarle.
Victoria conoscerà anche l'amore grazie a Grant, ma non sarà nemmeno lui a guarire le sue ferite (contrariamente a quanto leggo nelle varie recensioni) nè l'esperienza della maternità. Solo una vera, concreta e decisa volontà di cambiare porterà finalmente Victoria a ragionare sulle proprie emozioni e a scegliere di avvicinarsi e di lasciare avvicinare chi ama.

E' vero che il libro è scorrevole e che si legge piacevolmente (anche se a me hanno un po' irritato alcune parti, specialmente quelle in cui la protagonista decide di lasciare la figlia al padre, ne sente profondamente la mancanza, vorrebbe riavvicinarsi ma ostinatamente non lo fa....) ma non riesco a levarmi di dosso la sensazione da 'soap opera'. Manca di atmosfera, ecco.

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