Venuto al mondo. Di Margaret Mazzantini
Questo libro regala emozioni ambivalenti e sensazioni molto diverse, a volte contrastanti.
All'inizio l'amore tra i due protagonisti, una storia unica che culmina nella perdita è sicuramente appassionante, vitale, travolgente da leggere.
Poi la ricerca della maternità, l'espressione continua e quasi pedante della volontà di essere madre allarga il sipario sulla personalità di Gemma grazie alle sue stesse parole e alla poca clemenza che lei stessa ammette per le proprie debolezze. Ne esce egoista, calcolatrice, determinata a spese degli altri. Ma la sua determinazione, andando avanti, diventa il fine che giustifica i mezzi, la sua decisione quella giusta, il suo percorso l'unico possibile.
Denso di temi e suggestioni che aprono squarci di orrore nella nostra immaginazione. Perchè non c'è dubbio che si tratti di un romanzo che mette a nudo delle verità crude, aspre che nessuno di noi vorrebbe avere a mente.
Sarajevo emerge come città simbolo di una coesione possibile, di una realtà buona che viene messa a soqquadro semplicemente dalla crudeltà umana senza senso. E dall'indifferenza.
Sarajevo come culla di una nuova generazione, nata dall'odio ma innocente in sè.
La Mazzantini, toccando corde care a chiunque (la maternità, la bellezza, l'amore) offre il ritratto di una generazione che cerca il senso della vita. E mentre Gemma è donna e sente che il suo compimento e la sua realizzazione deve passare attraverso l'esperienza di essere madre (attraverso una serie di eventi e una ricerca che arriva ad essere irritante per il lettore), Diego, sognatore, artista, uomo passionale cerca di vedere solo 'la cosa bella' della vita. Questa sarà la debolezza che lo accompagna, l'incapacità di passare oltre e di sopravvivere all'orrore e al dolore.
Gemma, e il lettore con lei, trova la 'cosa bella' e vi si aggrappa. La vita, la nascita, il figlio che non ha mai avuto ma che è suo per il vincolo d'amore che l'ha legata a lui. Pietro è la cosa bella, e la sua innocenza, la sua purezza di ragazzo come gli altri ma con una storia diversa dagli altri è la speranza per tutti.
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