Non vi lascerò orfani - Daria Bignardi
Mi è piaciuto 'Non vi lascerò orfani' di Daria Bignardi. Con le sue atmosfere ferraresi e la nebbia 'amica di famiglia' come lei stessa la definisce, con la nostalgia per la magia della casa dei nonni a Castel San Pietro e i sentimenti avvolgenti che descrive.
Nel libro l'autrice svela molto di sè parlando della madre: una madre apprensiva, ansiosa, anche opprimente. E una figlia insofferente, desiderosa di indipendenza ma capace di riconoscere l'amore in tutti quei gesti e pensieri di madre che danno fastidio.
Interessante la proposta del tema relativo ai segni che il tempo e le esperienze lasciano nell'animo di ogni persona.
Il timore di ciascuna figlia, da giovane, è quello di diventare, una volta grande, noiosa, ansiosa, triste e depressa come la madre. Daria analizza le fasi della vita di Gianna Rosa, la madre e si chiede come la ragazza solare di Castel San Pietro sia potuta nel tempo diventare la mamma preoccupata, stressata e nervosa di Ferrara. L'autrice si sente diversa, viaggiatrice, amante del lavoro, meno ansiosa nei confronti dei figli ma vede con dolcezza e comprensione l'esito che la vita stessa ha avuto sul carattere della madre. Un esito che potrebbe essere universale, per tante donne alle prese con le vicissitudini di ogni giorno ma che può essere evitato mantenendo 'furentemente' vivi i sentimenti ed i legami familiari.
Nel libro l'autrice svela molto di sè parlando della madre: una madre apprensiva, ansiosa, anche opprimente. E una figlia insofferente, desiderosa di indipendenza ma capace di riconoscere l'amore in tutti quei gesti e pensieri di madre che danno fastidio.
Interessante la proposta del tema relativo ai segni che il tempo e le esperienze lasciano nell'animo di ogni persona.
Il timore di ciascuna figlia, da giovane, è quello di diventare, una volta grande, noiosa, ansiosa, triste e depressa come la madre. Daria analizza le fasi della vita di Gianna Rosa, la madre e si chiede come la ragazza solare di Castel San Pietro sia potuta nel tempo diventare la mamma preoccupata, stressata e nervosa di Ferrara. L'autrice si sente diversa, viaggiatrice, amante del lavoro, meno ansiosa nei confronti dei figli ma vede con dolcezza e comprensione l'esito che la vita stessa ha avuto sul carattere della madre. Un esito che potrebbe essere universale, per tante donne alle prese con le vicissitudini di ogni giorno ma che può essere evitato mantenendo 'furentemente' vivi i sentimenti ed i legami familiari.
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